Distribuzione: dagli Stati Uniti, a est delle Montagne Rocciose, all’Ecuador.
Habitat: paludi, foreste, savane, zone semidesertiche.
Abitudini: serpente terrestre, crepuscolare o notturno. Uccide le prede stritolandole. Si ciba di ogni genere di piccoli animali, compresi i giovani di serpenti velenosi; cosa, quest’ultima, che, negli Stati Uniti e in Messico, lo ha reso particolarmente popolare. Può raggiungere c. 130 cm. di lunghezza negli USA e 175 ai tropici. Durata della vita 25-30 anni. Nessuna delle 7 specie del genere Lampropeltis è velenosa.
Riproduzione: oviparo, depone da 6 a 25 uova per volta, che schiuderanno in c. 30 gg.
Conservazione: comune e non minacciato, nonostante che le caratteristiche descritte più avanti inducano spesso l’uomo a ucciderlo, scambiandolo per specie velenose.
Particolarità: questa specie (e anche, in parte, le specie L. pyromelana e L. zonata) imita approssimativamente la colorazione del velenoso Serpente corallo, ottenendo così una protezione aggiuntiva nei confronti di molti predatori. Dal naturalista H. W. Bates che, verso la metà dell’800, studiò in Amazzonia un fenomeno analogo nelle farfalle, questa forma di mimetismo si chiama “batesiana”. Dalle fotografie si può osservare la differenza più evidente fra le due specie: nel Falso Corallo (in alto) la striscia chiara è a contatto con quelle nere, mentre nel Corallo lo è con una rossa. Un’altra caratteristica, meno nota, di questa specie è l’abitudine di vibrare la coda, quando è spaventato, imitando quindi il Serpente a sonagli.